La fine e l’inizio, eros e thanatos, elementi connessi strettamente alla nostra evoluzione. I fuochi d’artificio, gli spari primitivi, i cenoni, la tavola imbandita sono i rituali simbolici di sempre
Non sono invisibili, ma non li vediamo nonostante ci siano accanto. Piegano i nostri vestiti, sanno esattamente cosa mangiamo, corrono su e giù per le stanze
Non ha bisogno di “essere” perché narra il suo pensiero scegliendo il soggetto e cogliendo la sua anima, la sua critica verso questo universo fatto di esteriorità senza contenuti
Alain Delon ha mostrato con le sue lacrime di essere nel tunnel del rimpianto, dentro quel sentimento che è dato dall’invecchiamento, dal non voler fare i conti con la percezione del tempo, la sua inesorabilità